Parco Naturale dei Laghi di Plitvice

Innumerevoli piccole cascate A novembre 2014 con alcuni amici fotografi siamo stati in Croazia per un breve viaggio. La destinazione scelta e' un luogo naturale molto caratteristico quanto famoso negli ultimi anni: il Parco Naturale dei Laghi di Plitvice. Questo parco e' stato istituito nel 1949 e 30 anni dopo e' stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanita' dell'UNESCO.
I paesaggi naturali mi hanno sempre affascinato e qualche anno fa ho letto su una rivista fotografica un articolo sui laghi di Plitvice e decisi che prima o poi avrei voluto visitare questo parco cosi' particolare. Poco tempo fa Plitvice e' stato considerato tra i 10 migliori parchi naturali da visitare nel mondo... un gran bel risultato visto che fino a 20 anni fa era un parco credo sconosciuto alla massa. Ma cosa ha di davvero particolare questo parco?
In realta' di fiumi, laghi e cascate ne abbiamo visti tanti nella nostra vita ma mai come in questo caso cosi' tanti concentrati in un'area abbastanza circoscritta. Il parco e' composto da 16 laghi disposti a diverse altezze dove l'acqua scorre da uno all'altro formando una miriade di piccole e medie cascate che escono letteralmente dalla vegetazione del bosco. E' un vero spettacolo della Natura!
Il parco principalmente si divide in due aree: la zona dei laghi inferiori (4 laghi) e la zona dei laghi superiori (12 laghi).
Purtroppo durante la mia permanenza la visita dei laghi inferiori e' stata parecchio limitata. Un po' di tempo prima della mia visita una forte alluvione ha allagato alcune aree del parco, in particolare quelle inferiori non permettendo quindi l'accesso dei turisti attraverso le passerelle. Le passerelle sono un elemento fondamentale del parco che permettono infatti di spostarsi da un lago all'altro e "camminare sull'acqua" per poter visitare molto da vicino le svariate aree delle cascate. Sicuramente e' stata un'opera imponente quella di costruire cosi' tante passerelle, tutte rigorosamente in legno. E' necessario pero' prestare molta attenzione a dove si cammina perche' non ci sono protezioni di nessun tipo e si puo' facilmente cadere nell'acqua.

Passerella di legno All'interno del parco si trovano anche numerose grotte di cui solo una piccola parte e' agibile. I boschi del parco sono popolati da molte specie di uccelli, mammiferi, pipistrelli e farfalle anche se noi abbiamo avuto la possibilita' di osservare solo poche specie di questi animali tra cui topolini di campagna, il martin pescatore e il picchio muratore (numerosissimi). Vivono qui anche l'orso bruno, il cinghiale, il lupo, la lince ed il capriolo ma di questi neanche l'ombra.
I laghi sono formati da due fiumi: il Fiume Bianco ed il Fiume Nero, che confluiscono nel fiume Korana. Le acque di questi fiumi sono ricche di sali calcarei (in massima parte carbonato di calcio e carbonato di magnesio), provenienti dalla dissoluzione delle rocce carbonatiche costituenti la struttura geologica del sito.

Il parco possiede principalmente due entrate. Il parcheggio numero 1 permette l'ingresso direttamente nell'area dei laghi inferiori. Il parcheggio numero 2 invece permette l'ingresso all'inizio del tour dei laghi superiori. All'interno del parco ci sono inoltre 3 stazioni (inizio, centro e fine) collegate tra loro da una specie di trenino navetta, un pullman con 3 vagoni che ogni mezz'ora trasporta i turisti da una zona all'altra del parco altrimenti percorribile a piedi. Ai piedi della stazione 2 per poter inziare il trekking dei laghi e' necessario inoltre prendere un piccolo battello che porta i turisti dall'altro lato del lago. Dal porticciolo del lato opposto parte inoltre un secondo battello che compie un giro abbastanza lungo (20 minuti) attraversando un grande lago e traghettando i turisti in un'area che permettera' piu' velocemente l'accesso ai laghi inferiori.
Le possibilita' quindi di esplorazione del parco sono innumerevoli, e' sufficiente organizzare bene la giornata e si possono visitare molte aree diverse. La nostra permanenza in Croazia e' stata di 3 giorni interi (esclusi i viaggi di andata e ritorno), ci ha permesso cosi' 3 ingressi al parco e anche la possibilita' di concentrare le nostre escursioni in aree diverse. Avendolo visto praticamente quasi tutto posso affermare che l'area che mi ha dato maggiori emozioni e' quella superiore, in particolar modo il percorso ad anello visitabile partendo dalla area boschiva della stazione 3.

Nella mia permanenza all'interno del parco ho visto molti turisti nonostante la bassa stagione tuttavia la vita croata intorno al parco e' molto scarsa. Le pochissime strutture ricettive esistono unicamente per via della loro vicinanza al parco e lungo tutti i paesini ci sono moltissime case appartamento che sono in affitto per i turisti. Noi abbiamo approfittato della bassa stagione prenotando dall'Italia una casa di due piani nel paese di Smoljanac a pochi km dall'ingresso del parco. Alla sera a soli 10 / 15 minuti si trovano una manciata di ristoranti dove e' possibile gustare della buona birra e i cibi locali.

La grande cascataAlcune considerazioni fotografiche:
dal punto di vista fotografico ho avuto grandi difficolta' a fare buoni scatti. Per ottenere l'effetto setoso dell'acqua in movimento delle cascate e' necessario sicuramente un buon treppiede e usare tempi lunghi di apertura. Purtroppo pero' c'e' fin troppa luce e difficilmente si riusciva a scendere sotto il secondo di scatto a meno di avere attrezzatura particolare come i filtri ND e GND. Il filtro ND sarebbe stato fondamentale per me ma purtroppo e' un accessorio che mi manca ancora nel mio corredo fotografico. In futuro sicuramente affrontero' questo acquisto.
Questo filtro permette di togliere ben 5 o 10 stop (a seconda del tipo di filtro) eliminando gran parte della luce e potendo quindi usare tempi molto piu' lunghi. Per ovviare a questo problema ho utilizzato un filtro polarizzatore che mi ha permesso di fungere parzialmente da filtro ND. Altro problema di questo parco sono le passerelle. In alcuni punti e' inevitabile utilizzare le stesse passerelle come base di appoggio del treppiede, queste pero' risultano essere molto instabili soprattutto quando gruppi di persone camminano avanti e indietro mentre state fotografando. Quando mi e' stato possibile ho posizionato il treppiede direttamente nell'acqua dei laghi in modo tale da non avere spostamenti nella fase di scatto. Per tutti questi motivi molte delle mie fotografie delle cascate sono scattate con tempi intorno al secondo e diaframma molto chiuso (da f.18 fino a f.32!). Ho anche utilizzato la compensazione dell'esposizione abbassando spesso di uno stop di luce (-1 stop). Ultimo problema che ho riscontrato è stato dato dal fatto che l'alluvvione avvenuta un paio di settimane prima ha spezzato molti rami e "sporcato" il paesaggio rendendolo molto disordinato e confuso. Fare foto "pulite" era quindi particolarmente difficile. Sicuramente siamo stati però fortunati a non capitare qui proprio nel pieno dell'alluvione!


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Altre foto qui sotto:

Visione del parco dai percorsi alti Raggi di sole sulla cascata
La quiete della Natura Ultime luci sulle cascate

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