Le 5 Terre, Liguria
Le Cinque Terre formano una delle aree mediterranee più incontaminate ed estese in Liguria, un regno
di natura e profumi selvaggi, conservatosi com'era in passato.
Visitare le Cinque Terre significa visitare cinque paesi sospesi
tra mare e terra, aggrappati su scogliere a strapiombo e circondati
da colline verdissime, significa conoscere la storia di chi da secoli lotta
con un territorio difficile, ma anche gustare il frutto di questa
millenaria fatica nella articolarità dei vini e dei prodotti.
Visitare questi paesi significa apprendere la cultura dei muretti a secco e della vigna,
dei pescatori e delle loro reti, delle scoscese valli e dei loro sentieri...
Chi giunge alle
Cinque Terre può scegliere tra un tuffo in mare o un'arrampicata sui colli, tra una passeggiata nei
carruggi o una gita in barca, un pellegrinaggio ad un santuario o un pranzo a base di pesce. Un paesaggio
unico al mondo, in cui uomo e natura convivono, da sempre, in straordinaria armonia.
Le Cinque Terre
devono molto del loro successo turistico ai sentieri che si snodano lungo la costa o raggiungono i santuari
che sovrastano ciascuno dei paesi. Vista incomparabile. I sentieri possono essere percorsi da tutti,
giovani ed anziani. Una volta raggiunta la meta si può tornare al luogo di partenza delle escursioni
grazie ai mezzi di trasporto pubblici come il treno, il traghetto o gli autobus di linea. Durante l'estate,
a fine percorso, si consiglia un defatigante e rinfrescante tuffo nelle limpide e pulite acque del mare.
Qui di seguito troverete una breve descrizione dei 5 borghi.
Il primo borgo che s'incontra partendo dalla Spezia è Riomaggiore. Sviluppatosi verticalmente,
il paese è attraversato da scale e scalinate che si diramano tra le case, addossate le une alle altre e tinteggiate
con i tipici colori liguri. Il materiale di costruzione è locale: le pietre per la muratura, l'ardesia per i tetti,
l'intonaco verniciato di giallo o rosa per le facciate. Sotto la via principale scorre il torrente Rivus Maior, che dà
nome al borgo, le prime notizie del quale risalgono a circa sette secoli fa.
A Riomaggiore inizia la famosa Via dell'Amore, un sentiero tagliato nella roccia, a picco sul mare,
che conduce a Manarola, secondo borgo delle 5 terre. Percorrendo la romantica stradina, ormai nota in
tutto il mondo, si ammira lo splendido paesaggio, si può ascoltare il rumore delle onde che si infrangono
sugli scogli, si respira l'inconfodibile salmastro. La posizione amena del sentiero, ricavato nella
roccia a strapiombo sul mare, rende la passeggiata un'esperienza naturalistica molto particolare.
La sensazione di immergersi completamente nel paesaggio è stata ed è tutt'ora così
forte che probabilmente gli abitanti decisero di consacrare la Via al sentimento dell'amore. Si racconta
che in passato sia stato rifugio degli innamorati, ispirati dal mare nelle loro romantiche dichiarazioni.
Poeti e pittori di fama, stregati dall'incantesimo di questa via sospesa tra cielo e mare, hanno trovato
qui il genio per molte delle loro composizioni. La Via dell'Amore rappresenta anche l'inizio di un grande
spettacolo naturale, il primo passo verso la scoperta di valori ambientali, storici e culturali di un
territorio, preservatosi nella sua primitiva bellezza.
Arroccata su uno scosceso promontorio di roccia scura, con il suo piccolo porto racchiuso tra due speroni rocciosi,
Manarola è il secondo borgo delle 5 Terre. Le sue origini sono ancora più antiche di quelle di
Riomaggiore, in quanto fu fondato dagli abitanti dell'insediamento, forse romano, di Volastra. Il suo nome deriva, infatti, dal
latino "Manium arula", ovvero tempietto dedicato ai Mani. Le sue case sembrano costituire un
unico blocco di pietra, abbarbicato sulla collina, come un grande castello a picco sul mare. Parallelamente
alla via principale, che è costituita dalla copertura di un torrente, si snoda la cosiddetta
Via di Mezzo, che rivestiva grande importanza nella viabilità del borgo prima della copertura
del corso d'acqua. Nella parte più alta dell'abitato, si estende un'accogliente piazza in cui sono
concentrati gli edifici religiosi del paese: Chiesa, Oratorio e Torre Campanaria creano un singolare spazio
architettonico, che, ancora oggi, è il principale luogo di ritrovo dei manarolesi. Particolarmente
curiosa è la piramide in cemento, dipinta di bianco, che, spuntando tra le case, è un segnale
trigonometrico per i naviganti.
Alle spalle di Manarola si ammirano le tipiche terrazze, con le vigne
ed i muretti a secco; scendendo a mare si trovano suggestive passeggiate e punti panoramici di
straordinaria bellezza. Tra questi, il sentiero più noto è la Via dell'Amore, che collega
Manarola a Riomaggiore. Percorrendo questo breve percorso, tagliato nella roccia a picco sul mare, lo
sguardo si sperde nel verde delle colline, da una parte, e nelll'azzurro del cielo e del mare, dall'altra.
Sulla strada tra Manarola e Volastra si incontra la Cantina Sociale della Cooperativa Agricoltura delle
Cinque Terre, che offre la possibilità di assistere alla produzione dei rinomati vini locali,
attraverso visite guidate su prenotazione. Si tratta di un'esperienza di sicuro interesse che permette di
conoscere ancora più a fondo uno dei prodotti più rari e prestigiosi della zona, di addentrarsi
ulteriormente nella cultura di questi paesi, di degustare, con uno spirito più consapevole,
un vino che non deluderà.
Corniglia si differenzia dagli altri paesi delle
Cinque Terre in quanto non si affaccia direttamente sul mare ma si erge sulla cima di un promontorio alto
un centinaio di metri, circondato per tre lati da vigneti e terrazze, e nel quarto lato a picco sul mare.
Per raggiungere Corniglia bisogna risalire la "Lardarina", una lunga scalinata di mattoni,
composta da 33 rampe con 377 gradini, oppure percorrere una strada carrozzabile che dalla ferrovia
conduce al paese.
Le origini del paese risalgono all'epoca romana, come dimostra il nome, che deriva
da "Gens Cornelia", la famiglia romana, cui apparteneva il possedimento. Anche la struttura
urbanistica di Corniglia presenta caratteristiche originali rispetto a quelle degli altri borghi: le case
sono più basse, sopraelevate solo recentemente, simili a quelle dei paesi dell'entroterra. L'abitato
si sviluppa lungo la strada principale, via Fieschi, e le case, da un lato, si affacciano su questa stradina,
dall'altro, guardano il mare. Dal basso, Corniglia sembra un piccolo gioiello di pietra, con strette viuzze
ed una terrazza ricavata nella roccia, dalla quale si possono ammirare tutti gli altri quattro borghi, due
da una parte e due dall'altra. In alcuni documenti del 1276-77, si ha notizia di un castello del quale ad
oggi non si è trovato alcun resto, neppure per rintracciare la sua collocazione. L'unico rudere
rimasto, appartenente alle fortificazioni genovesi, è una rocca datata intorno al 1556, posta
su una rupe a strapiombo sul mare.
Vernazza è il paese delle 5 Terre che più degli altri ha conservato l'aspetto di borgo di mare, grazie al suo comodo e sicuro porticciolo naturale e ad una tradizione marinara nota sin dall'antichità. Il suo nome deriva dalla "Gens Vulnetia", un'antica famiglia romana, alla quale appartenevano gli schiavi che, una volta liberati, fondarono il paese. Nel corso dei secoli, Vernazza ha goduto di forte rilevanza politica ed economica, come testimonia lo stile delle sue abitazioni e delle sue vie, ornate da logge e ricche di porticati. Anche oggi, appare, infatti, un borgo nobile ed elegante, arroccato ad una ripida scogliera. Il paese si sviluppa lungo il torrente Vernazzola, ora coperto, per risalire sulle pendici di uno sperone roccioso che nasconde l'abitato a chi proviene dal mare. Ripide e strettissime viuzze scendono verso la strada principale che sfocia in una piazzetta situata di fronte al porticciolo. Le sue case, della stessa tipologia delle case-torre di Riomaggiore, Manarola e Monterosso, sono percorse da una fitta rete di stretti carruggi e disposte su vari dislivelli che propongono angoli e scorci sempre nuovi, come Palazzo Porticato che, accessibile da un angusto passaggio, sorge nelle vicinanze del mare. Altri elementi architettonici, che caratterizzano il borgo, si riconducono al complesso sistema difensivo che i Genovesi organizzarono per proteggere Vernazza dai Saraceni, dalle invasioni barbariche, da tutti i loro nemici. Sfruttando l'insenatura naturale del golfo, fu costruito un porto per le galee, che, unico nelle 5 Terre, fu utile durante la lotta con i Pisani. Le numerose fortificazioni, erette già prima dell'XI secolo, furono ripetutamente ampliate in epoche successive. Di esse oggi rimangono alcune testimonianze interessanti, tra cui il Castello dei Doria, le torri vedetta, il Torrione e tratti di mura.
Il borgo di Monterosso è caratterizzato da un
centro storico medievale, la parte antica, più ampia rispetto agli altri paesi delle 5 Terre, e dallo
sviluppo di un quartiere residenziale moderno, che si estende lungo la spiaggia, sul litorale. L'origine
storica di questo paese risale al 643, quando le popolazioni collinari, fuggendo dalle invasioni barbariche,
si stabilirono sul mare. Il nome deriva probabilmente dal colore rosso dei capelli della famiglia allora
dominante.
In passato, Monterosso possedeva un'importante tonnara, che portò il borgo ad essere
rinomato per il suo pescato, soprattutto per le acciughe salate e lo scabeccio, pesce fritto, conservato
sotto aceto in barilotti di legno.
Il nucleo originario si trovava sulla collina di San Cristoforo,
che oggi separa in due zone il paese, e si sviluppa lungo le sponde del torrente Branco, ora coperto.
Monterosso Vecchio è rimasta praticamente intatta e presenta le stesse caratteristiche degli altri
borghi delle Cinque Terre, con le tipiche case-torri attraversate dagli stretti carruggi. Essendo preda di
continue lotte sul mare, vi furono realizzate diverse opere difensive. Di questo imponente sistema rimangono
il Castello, a strapiombo sul mare, che ingloba tre torri rotonde, alcuni tratti della cinta muraria, la Torre
medievale, oggi campanile della Chiesa di San Giovanni, e la Torre Aurora, residuo delle ben tredici torri
che nel XVI secolo cingevano il paese.
Il moderno quartiere residenziale si snoda invece lungo la
passeggiata a mare nella contigua insenatura di Fegina, da cui la zona prende nome. La spiaggia di
Monterosso è la più estesa sulla costa delle Cinque Terre ed alterna tratti sabbiosi a scogli
isolati. Il litorale, assieme allo sviluppo urbanistico del nuovo quartiere, ha determinato la vocazione
turistica del paese, che possiede la maggior ricettività alberghiera della riviera spezzina.
Durante il mio viaggio ho avuto anche l'occasione di prendere una motonave che costeggiando tutte le 5 Terre mi ha portato
fino al famoso Porto Venere, uno dei borghi più suggestivi nell'estremità occidentale
del Golfo della Spezia, il famoso Golfo dei poeti.
Alcuni consigli: vi consiglio di alloggiare al di fuori delle 5 Terre ad esempio nei dintorni di Levanto oppure nella vicina Val di Vara. Troverete ottimi hotel e agriturismi a prezzi molto più accessibili, accoglienti e dalla buona cucina. Per spostarvi non usate l'automobile perchè le strade che collegano i 5 borghi sono molto strette, tortuose e pericolose, oltretutto avreste grossi problemi di parcheggio. Potete tranquillamente spostarvi con il treno molto comodo perchè collega tutte le 5 Terre percorrendo il tratto che parte da Levanto e prosegue fino a La Spezia. Chiedete un foglietto degli orari del treno e organizzatevi le giornate fino a sera (le corse durano fino oltre mezzanotte). Ovviamente d'obbligo percorrere tutto il sentiero azzurro dividendolo magari in due giorni partendo da Riomaggiore fino a Corniglia il primo giorno, mentre per il secondo giorno quello più impegnativo da Corniglia fino a Monterosso al Mare. Soffermatevi in tutti i borghi che visitate: sono molto piacevoli da vedere, ottimi gli scorci cittadini, i porticcioli, i locali e le case variopinte e caratteristiche della Liguria. Sono ottimi anche i ristoranti che offrono una cucina eccezionale soprattutto per il pesce cucinato freschissimo e gli ottimi vini DOC che si producono nelle colline delle 5 Terre. Percorrete i sentieri con calma, godetevi i meravigliosi paesaggi, le scogliere, il mare e i profumi della macchia meditteranea. Portatevi buone scarpe da ginnastica oppure scarponcini da montagna per camminare meglio, un binocolo e la macchina fotografica... ne avrete bisogno! Se volete passare una serata romantica fate una cena a base di pesce nel porticciolo di Vernazza... è un luogo davvero incantevole!
Fonte notizie: ringrazio il sito www.5terre.com dal quale ho prelevato la descrizione dei 5 borghi. Vi consiglio inoltre di prelevare tutte le informazioni legate al "Sentiero Azzurro" che è il percorso più famoso e spettacolare che si snoda parallelamente al mare collegando i cinque borghi.
Approfondimenti sulle 5 Terre: visitate il sito ufficiale www.parconazionale5terre.it oppure un'altro sito molto completo di informazioni utili è www.cinqueterre.it.
Altre foto qui sotto: